Anche la luna

Amici, vi regalo questo pezzetto del dolce signor Niente che mi commuove sempre un po'

"...Alberto era arrivato in ritardo: ora la sala era già piena, doveva sfilare davanti a tutti e presentarsi ad ognuno stando in piedi al centro; forse gli avrebbero chiesto di parlare un po’ di sé prima di decidere se si poteva accomodare e lui se ne sarebbe stato lì con tutti quei pacchi in mano, come un idiota. Ma perché diavolo aveva comprato tutta quella roba? Si sarebbe sentito in imbarazzo e avrebbe avuto voglia di scappare, come quando sua madre lo metteva al centro della stanza per aprire i regali di compleanno, con zie e cugine, tutte più grandi di lui, che gridavano e battevano le mani, esortandolo a distruggere la carta, finché qualche cugina, più intraprendente e più grassa delle altre, non si stancava di aspettare e cominciava ad aprire i pacchetti al posto suo, con un gesto di brutale violenza che ancora oggi lo faceva incazzare: avrebbe dovuto esserci la galera per chi faceva sentire un bambino così. Lui avrebbe voluto solo chiudersi in camera e scartare i regali uno ad uno, con la massima cura, senza sciupare l’involucro più del necessario e godendosi il momento in cui sai di aver in mano un oggetto tuo, ma ancora non sai cosa sia. Svelare i misteri con calma, assaporando l’idea che in quel pacchetto possa esserci qualunque cosa, anche la luna".

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