Il commissario Salas

Ancora un po' di Dolce signor Niente, prima che cada del tutto in disuso e vi dimentichiate di lui...

Mario Salas, di madre inglese e padre coreano (come il nome stesso ben evidenzia), nasceva cinquantadue anni prima in un minuscolo villaggio del Portogallo. Vorrei qui fare una piccola digressione nella digressione sul Portogallo: il Portogallo non esiste! Al TG sentite mai una notizia sulla politica portoghese? Sull’economia? Conoscete un artista portoghese? Un cantante? Un piatto tipico? Da che parte stava il Portogallo durante la seconda guerra mondiale?
Sappiamo che il Portogallo esiste solo perché qualche turista ogni tanto ci va. Ma la cosa mi pare di per sé scientificamente insufficiente a dimostrare la presenza di un’intera nazione.
Secondo me, con la conquista delle Americhe, i portoghesi si sono trasferiti tutti in Brasile a coltivare caffè e ballare samba (chiamali scemi) e ora in Portogallo non c’è più nessuno ma la Comunità Europea ancora non se ne è accorta.
Il Salas stesso riteneva di essere nato in Portogallo solo perché i genitori glielo avevano raccontato, ma a pochi mesi di vita si era trasferito, ormai completamente indipendente dalla famiglia, in città.
Il commissario aveva recentemente goduto di una certa notorietà grazie ad un grosso caso che gli era capitato per le mani. Dopo estenuanti indagini sotto copertura (tre lunghi mesi in cui Salas si era infiltrato in una panetteria del centro commerciale, fingendo di essere il figlio del fornaio – la parte più umiliante fu scoprire di essere comunque il più basso della classe fra i bimbi di quarta elementare), il poliziotto aveva portato alla luce un grave imbroglio perpetrato ai danni della comunità tutta: la farina usata dal panettiere più stimato in città era solo 0, e non 00, come da generazioni si credeva. Il particolare potrebbe sembrare insignificante se non fosse che il nome della suddetta panetteria era proprio SF00 – che, oltre ad essere ovviamente il cognome dei proprietari, si prestava particolarmente bene all’acronimo “Solo Farina 00”. La vicenda diede di che scrivere ai giornali per mesi, anche perché Giovanni SF00, pater familiae, si tolse la vita… un po’ per l’onta dello 0 mancante, un po’ perché Mirko SF00, il figlio novenne, si trovò alla fine dell’anno con la pagella più brutta della sua carriera scolastica: Salas, celato sotto l’identità del bimbo, era stato il peggiore della classe nel “far di conto”, ma aveva anche preso quattro in condotta perché il maestro lo aveva visto più volte picchiare i compagni per avere la merenda. Fatto sta che dall’incredibile vicenda era nata l’idea di scrivere una biografia del commissario che glorificasse, oltre che il singolo uomo, il corpo di polizia tutto. A stendere il racconto delle mirabolanti imprese era stato chiamato niente meno che il narratore più conosciuto e stimato della città: Abele ovviamente!