I-Taglia 38, il nostro magro paese

Domani ne parliamo in diretta su Ciao Como Radio, 89.4

I-Taglia 38, il nostro magro paese

In conseguenza della giornata mondiale del diabete, anche a Varese sono stati diffusi i dati su questa patologia: 200 nuovi casi l’anno, di cui il 10% sotto i 18 anni. Ora, lungi da noi voler puntare il dito contro quelli che il diabete ce l’hanno congenito, che se lo sono cuccati in eredità da padri e nonni che per tutta risposta non gli hanno poi lasciato manco la casa, ci rivolgiamo, e sia chiaro perché non voglio storie, solo a quelli che, come me (ma cerco di migliorare) fanno un unico pasto al giorno, ma di 12.000 calorie e ritengono che il telecomando del garage sia la più importante invenzione del XX secolo. Rivolgendoci a voi (a noi) ci viene il sospetto che sapendo bene a cosa si va incontro se si smette di produrre insulina, ci scapperebbe la voglia. La vita del diabetico non è semplice e, nel migliore dei casi, è quanto meno piena di fastidi, come fare le iniezioni quotidiane o bucarsi l’indice quattro volte al dì per misurare la glicemia. Se nonostante questi avvertimenti non avete voglia di seguire la dieta e diminuire gli zuccheri (non fate quella faccia innocente: di glucosio sono pieni anche pasta, pane e patate, non c’è bisogno di strafarsi di bignet!) sappiate che il rischio non è tanto quello di non entrare nell’agognata taglia 38 del nostro titolo ma piuttosto di entrarci con una gamba sola, l’unica che vi è rimasta dopo l’amputazione del piede diabetico. Non mi sembra il modo migliore per perdere peso….