"A lavurà!", ma è solo una fiction

I-Taglia 38, il nostro magro paese

Prima uscita per il mio signor marito dopo il fattaccio, e me lo trovo appoggiato ad una colonna di corso Matteotti che assiste ad un comizio della Lega. "U signùr, vuoi vedere che invece che in nefrologia me lo hanno ricoverato in psichiatria?".
"Sei matto? Vieni via. Se ti vede qulcuno! Dai, che qui ci conoscono tutti, andiamo a casa."
Nel mentre, per pura coincidenza, alle mie spalle sfreccia mia madre con il passeggino (Magica Trippi che si sporge dal mezzo perchè l'è parso di vedere la mamma) e burbera ringhia frasi tipo "Andate tutti a lavorare!" e scappa, letteralmente, corre via spingendo la bambina che mi guarda rassegnata.
E mio marito ride. "Ecco, è pazzo per davvero. Cosa faccio adesso? Lo chiudo in un istituto e racconto a tutti che fa l'inviato in Afganistan, mi scrivo delle finte cartoline imitando la sua grafia e me le faccio rispedire con il timbro mediorientale, a Natale mi compro una sciarpa un po' arabeggiante alla fiera dell'artigianato e dico che me l'ha spedita dal fronte..."
Intanto accanto a me un trentenne spiega, bonario, alla fidanzata evidentemente considerata l'ignorante di turno: "C'è Maroni". Ma Maroni non c'era ieri sera? Ma non c'ha niente di meglio da fare ora che è presidente della Regione?
E mio marito ride. Guarda il mio volto sempre più distorto dalla preoccupazione e ride.
Gli elementi ci sono tutti: mia madre che scappa con mia figlia, mio marito in evidente stato confusionale, la Lega. Ok, è un incubo!
Guardo il palco. Non riconosco nessuno tra i dieci che se ne stanno lì impettiti, tutti emeriti sconosciuti che aspettano che il tizio davanti ai microfoni inizi a parlare. Diamine quanto aspettano... Saranno già 5 minuti che stanno lì tutti fermi. E minchia come sono organizzati quelli della Lega! Sul palco c'è uno che dice alla gente esattamente dove deve stare: "Tu, mettiti a destra che sei troppo alto". "La signora la facciamo sedere che c'ha la pelliccia che riempie troppo". "Bruno! Fammene salire un'altro".
In più sembra un concerto tributo ai Village People: c'è l'operaio con il giubbotto rifrangente, l'uomo di fatica con il cappellino da baseball, la signora con i tacchi stile donna in carriera, se mo' sale anche il pellirossa è fatta.
E mio marito ride. Cosa cazzo ride?
"Cosa cazzo ridi?".
"Pagliaccia, ma non le vedi le macchine da presa?".
Vederle le vedo ma non capisco il discrimine. Ok, ci sono anche le tv.
"Ma ti sembra la tv? Ma non lo vedi che c'è anche la regia?".
Vederla la vedo
"Ma non lo vedi che è un'ora che sono fermi sul palco e non fanno nulla?".
Vederlo lo vedo
"È un set, una fiction di Sky".
Che solievo: mio marito non è pazzo (o maroniano), mia madre sta solo cercando di dare una giusta educazione politica alla nostra bambina e questo è solo un film.
Un film sulla Lega però! Incubo senza risveglio.

Ps In una cittadina di 50.000 anime, dove le buche stradali, il degrado e le targhe alterne sono gli argomenti più pruriginosi trattati dai giornali, per una volta che la notizia faceva quantomeno sorridere, visto quanti come me e mia madre hanno creduto fosse tutto vero...silenzio mediatico assoluto, almeno su internet. Non una parola su alcun giornale on-line (se non una foto con semplice didascalia sul Giorno). Cos'è, avete paura di far torto al Cavaliere parlando di una fiction su tangentopoli, per di più trasmessa dal canale del suo più acerrimo nemico?
Ps2 Murdok, non il Comunismo....