Nel dolce signor Niente c'è una canzone metal, con un testo un po' disturbante, specie nel finale...
Vattene padre da
questo conato,
quel che ti resta
è tempo sprecato.
Chiedi col sangue
un aiuto di vento
lo sputo in
faccia che vive un momento.
Bianchi ora sono
i tuoi pochi capelli
mamma non ebbe
neanche il tempo di quelli.
Scappa pappone,
scavalca il muro,
qualcuno ti
accoglie a calci nel culo.
Se è tua la colpa
ormai me ne fotto,
la tua condanna è
al piano di sotto.
All’inferno
aspettami, all’imbocco del porto,
con la tua faccia
da martire orco
Non credo a me
tocchi sorte migliore:
uccidere una
volta è stato un errore
tutte le altre
orgasmo e sudore.