Beata ma magra ignoranza

I-taglia 38
Dalla mai rubrica su Il Varesino di gennaio
Sapete che a Varese si è da poco concluso il premio Chiara. Bene, ieri mattina un mio collega e amico che lavora per la stampa nazionale mi chiede la cortesia di contattare per lui un fotografo che, essendo del territorio, possa trovargli immagini scattate durante il festival di quest’anno.
«Matteo vorrebbe immagini dei testi premiati, della giuria e del pubblico».
«Ma – mi risponde il fotografo piccato, non vorrò mica insegnargli il lavoro? – una foto di Chiara durante le premiazioni non la vuoi?».
«Chiara chi, scusa?», magari sua sorella faceva la valletta al festival del racconto…
«Chiara l’autore!»
A questo punto sono sorpresa che almeno non pensi si tratti di un nome di donna.
«Mi sempra un po’ difficile, è morto».
«Allora dovevi specificare che si tratta di un premio postumo». Replica lui senza neanche un attimo di esitazione ma con in compenso una certa stizza verso la mia palese inadeguatezza.
«Scusami, tu pensi che il vincitore del Premio Chiara sia Piero Chiara?».
«Ovvio, altrimenti perché si chiamerebbe così». Scema io!
«Certo. E infatti lo vince sempre lui da 23 anni».
Con questa battuta lo metto in allarme e con un colpo d’ingenio (che sin’ora gli era mancato, direi) capisce che lo prendo per il naso e smette di parlare. Ma a me un dubbio resta e voglio dipanarlo:
«Scusa, per curiosità: tu chi pensi sia il vincitore del Premio Campiello? E soprattutto, hai letto gli ultimi romanzi delle due autrici più premiate d’italia: Strega e Bancarella?».

1 commento:

  1. per fortuna non tutti i fotografi sono dei completi cerebrolesi...eh eh
    Tia

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