Coppia di animali antropomorfi |
Cari amici, qui di seguito pubblico un breve brano tratto dal mio romanzo, sperando di farvi sorridere.
Il dolce signor Niente è un giallo ma quello che ho deciso di inserire qui è un contrappunto, una "controscena", la storia inventata e raccontata da uno dei personaggi.
«Alle origini del mondo solo Dio (leggi Allah,
Budda, Jahve, Geova nelle diverse traduzioni) possedeva le chiavi del grande
laboratorio di genetica (“Costruzioni ex novo e riparazioni, anche fuori
garanzia”). Dio amava gli animali: con impegno li aveva prima inventati solo
sulla carta, copiandoli abbastanza fedelmente dai peluche che aveva avuto nella
culla, e poi finalmente, dopo quasi quattro giorni (che per Dio sono
tantissimi, a Lui basta un giorno per dividere terra e cielo, figurati
impastare qualche miliardo di Maxi Trudi, uff!) .... Comunque, dopo quattro
giorni li aveva effettivamente creati, popolando la nuovissima Terra di
migliaia di forme e colori animati. Egli amava tanto i suoi animali e il suo
preferito era la scimmia; gli sembrava il più assurdo, il più bizzarro di
tutti: non strisciava, non volava, raramente camminava su tutte quattro le
zampe. E sì, era assolutamente diverso da ogni altro: non assomigliava proprio
a niente, assolutamente a niente che avesse mai creato prima. Si affezionò
tanto a gorilla, scimpanzè e cugini che non capiva perché questi un giorno sarebbero
dovuti morire come mostravano i documentari. Credendo di non poter sopportare
un simile dolore ed un tale spreco (Dio è senz’altro il primo degli ecologisti)
decise di rendere la sua specie prediletta immortale.